Un tribunale italiano ha bloccato venerdì 12 gennaio l’estradizione di un sacerdote ricercato in Argentina per presunti crimini commessi sotto la precedente dittatura militare del paese, tra cui omicidio e tortura, secondo l’Associated Press, citando difensori dei diritti umani. L’estradizione del reverendo Franco Reverberi è stata approvata nell’ottobre dello scorso anno dal massimo tribunale penale italiano. Durante la dittatura militare argentina dal 1976 al 1983, Reverberi prestò servizio come cappellano militare.
Tuttavia, Carlo Nordio, ministro della Giustizia italiano, ha scelto di non estradare Giuseppe Reverberi, 86 anni, a causa della sua età avanzata e delle cattive condizioni di salute. Il ministro della Giustizia italiano deve seguire i canali adeguati del sistema giudiziario italiano per accettare o respingere i verdetti dei tribunali di estradizione.
L’Argentina metterebbe in discussione la decisione della Roma?
Il rappresentante del gruppo di difesa dei diritti umani che segue la situazione, Jorge Ithurburu, ha dichiarato all’Associated Press che l’Argentina dovrà decidere da sola se vuole ricorrere in appello contro la decisione di Nordio davanti a un tribunale amministrativo italiano.
La decisione di ottobre della Corte di Cassazione ha confermato una precedente sentenza del tribunale di primo grado di Bologna che autorizzava l’estradizione dei Reverberi. Il sacerdote 83enne sarà ufficialmente liberato dall’obbligo di firmare durante un tribunale la prossima settimana.
Quelli che hanno mosso accuse contro il sacerdote
Per consegnare José Guillermo Berón, che aveva 22 anni quando fu assassinato, e molte altre persone alla giustizia per le torture subite, l’Argentina ha avviato un’inchiesta su Reverberi. La città argentina di Mendoza fu il luogo della tortura.
Quando Reverberi aveva circa sette anni, lasciò l’Italia per l’Argentina, dove finalmente si stabilì. Processata per la prima volta nel 2011 per crimini contro l’umanità commessi durante la dittatura, Mendoza si trova nelle province occidentali. La sua fuga dall’Argentina è avvenuta in quest’anno. I suoi parenti e testimoni dei crimini iniziarono a coinvolgerlo nella testimonianza di coloro che erano sopravvissuti.
Nell’agosto del 2023 il ministro della Giustizia italiano Nordio diede il primo via libera all’estradizione del sacerdote. Sebbene Nordio avesse inizialmente approvato l’estradizione, non era a conoscenza del fatto che Reverberi avesse presentato ricorso contro la richiesta dell’Argentina di portarlo lì per il processo. Ciò è stato causato da un errore amministrativo e materiale.
Nel mese di ottobre, la Cassazione ha emesso la sua sentenza dopo una procedura di ricorso in corso, dando a Nordio una seconda possibilità per avere l’ultima parola sulla questione.
Ithurburu riferisce che Reverberi, cittadino italiano, sta attualmente affrontando omicidio e altre accuse in Argentina. La famiglia di Berón potrebbe voler rivolgersi alle autorità italiane per sporgere denuncia contro di lui. Lo ha riferito l’agenzia di stampa.